Da quando ho aperto il blog mi sono resa conto di quanto mi piaccia vivere in campagna.
E’ sempre stato un mio desiderio vivere in mezzo alla natura, un po’ perché sono queste le mie origini( i miei nonni sia materni che paterni) un po’ perché sentivo qualcosa nello stomaco e nel cuore che mi diceva che qui sarebbe stata la mia strada di vita.
Non è sempre semplice anzi è quasi sempre difficile: raramente tutto va per il verso giusto ma va bene così lo stesso.
Mi sono resa conto che mi piace proprio vivere così leggendo e navigando, più di quanto facessi un tempo, per trovare sempre nuovi spunti per il blog.
Vedere case, appartamenti in piena città( Milano, Torino ecc) bellissimi ,moderni o leggere di vita in metropoli mi ha fatto proprio percepire quanto non vorrei essere lì.
Per carità sono scelte di vita e di lavoro, tutte rispettabili.
Ma io che vengo dalla provincia e qui ci sono sempre stata, a differenza di molti che una volta grandi la ripugnano, qui ci vado a nozze.
Avrei potuto vivere comunque in paese dove ci sono sempre molte più comodità che in campagna( la raccolta differenziata porta a porta: anche qua da me si chiama così ma nell’effettivo mi tocca portarla a un chilometro da casa ogni volta..)
E invece no, ho voluto vivere proprio in mezzo ai campi e ai prati.
E ne vado fiera, anche se spesso non vengo capita.
Le belle immagini che si trovano su pinterest o instagram che fanno vedere una bella vita bucolica , quasi asettica, mi fanno sorridere.
Qui siamo sempre in compagnia di mosche e zanzare, vespe e calabroni, cimici e coccinelle.
Ma sempre sempre!
Quando si prepara il barbecue fuori occorre sperare nella fortuna: che ci sia sole ma non troppo caldo e ,anzi, un po’ di arietta. Sennò in men che non si dica decine e decine di mosche verranno a banchettare con noi.
Le zanzare non danno tregua soprattutto di sera quando ci si accinge a bagnare i fiori.
Le vespe hanno colonizzato mezza casa, soprattutto le grondaie del tetto e ogni volta che vado a stendere mi deliziano di un bel balletto intorno al viso.
I calabroni per fortuna sono più rari e grazie alle trappole ecologiche( le famose bottiglie di plastica ad imbuto) stanno diminuendo.
L’apoteosi è l’autunno: appena cominciano ad affacciarsi i primi freddi notturni la mia bella casetta viene letteralmente coperta di coccinelle e vespe che si appiccicano ai caldi muri. Non riesco più ad entrare ed uscire di casa, aprire e chiudere le zanzariere. Figuriamoci stendere il bucato.
Da due anni si sono aggiunte le cimici puzzolente come le chiama Melissa.
Il problema è che in campagna tutto è triplicato rispetto alla città.Vedere mia suocera inorridirsi nel vedere la casetta bianca dell’amata nipotina diventare rossa e nera completamente ricoperta di insettacci ,devo dire che è stato uno spasso.Lei che si lamentava per quelle due o tre cimici che ogni giorno si spingevano nel suo appartamento , alla vista di centinaia di insetti , è quasi sbiancata lasciandoci sfuggire:”ma come fai a vivere qui?”.
Ed ecco il punto. Fosse solo questo la campagna sarebbe già stata abbandonata da tempo.
Ma chi va oltre e cerca bene rimarrà incantato dalle mille lucciole che di sera illuminano il giardino.
Sentire nell’aria il delizioso profumo prima dei tigli in fiore, poi del caprifoglio , dei castagni e infine del fieno mentre si contempla un tramonto mozzafiato è qualcosa di indescrivibile.
Nel silenzio osservare le lepri giocare a rincorrersi, il grano ondulare al vento, aironi e cicogne volare sopra casa.
E’ questa la vera vita, la natura , la campagna.
Veder crescere ogni giorno il proprio orto o l’esplodere dei fiori che tanta fatica si ha fatto per piantarli ,non ha prezzo.
E poi il silenzio, ma quanto è bello.
Di tanto in tanto mi piacerebbe scrivere della vera vita di campagna.
Croci e delizie di questo mondo così puro e genuino.